Al via il bando per aprire attività commerciali in locali sfitti

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Fino al 30 settembre è possibile fare domanda al Comune di Sesto al Reghena per aprire attività commerciali in locali sfitti da almeno 6 mesi. Investire e fare impresa in uno dei Borghi più belli d'Italia in Friuli Venezia Giulia

Data:

18 Marzo 2025

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Descrizione

La Giunta comunale ha approvato la deliberazione n. 33/2025,  a seguito della quale è stato emanato il nuovo bando per concedere contributi economici fino a 5 mila euro per l'apertura di attività commerciali in locali precedentemente sfitti da almeno 6 mesi.

Di seguito un estratto delle principali norme del bando - avviso.

In allegato, il regolamento, la domanda di contributo e i relativi allegati, che possono anche essere richiesti a commercio@com-sesto-al-reghena.regione.fvg.it 

Sono destinatari del bando – avviso gli imprenditori che intendono avviare una nuova attività o una unità locale o gli aspiranti imprenditori che intendono avviare la propria nuova attività in un locale sfitto da più di 6 mesi situato nel Comune di Sesto al Reghena.

I beneficiari devono occupare per lo svolgimento della propria attività, un’unità locale:
a. risultante in precedenza sfitta da più di 6 mesi;
b. collocata all’interno dell’ambito territoriale del Comune di Sesto al Reghena, nelle zone omogenee del piano regolatore generale comunale classificate come A-B-C e relative sottozone;
c. che abbia vetrina su strada o sia situata al piano terreno degli edifici o all’interno delle corti o disponga di locali direttamente accessibili al pubblico.

Sono escluse dai benefici imprese o progetti d'impresa che includano, anche parzialmente, compro oro/argento, sale gioco, sale scommesse e attività che installino apparecchi per gioco d’azzardo, phone center, negozi self service (distributori automatici, lavanderie a gettone, ecc.), vendita cannabis light, la vendita di armi, munizioni e materiale esplosivo, inclusi fuochi d'artificio, articoli per adulti (sexy shop), attività di massaggi non disciplinate dalla Legge 1/1990 e successive modificazioni. Possono beneficiare dei contributi imprese o progetti d'impresa che includono la vendita di sigarette elettroniche, purché il codice
ATECO principale afferisca ad altre fattispecie di impresa ammesse.

Spese ammissibili e non ammissibili

I contributi sono concessi a sollievo dei costi dell’unità locale sostenuti dalla data di presentazione della domanda di contributo e fino alla data di rendicontazione finale delle spese.
Le spese ammissibili a contributo sono le seguenti:

  • costi di funzionamento dell’unità locale, da intendersi quali spese legate alla fornitura dell’acqua, dell’energia elettrica, del riscaldamento dei locali e dell’utenza telefonica;
  • stipendio del personale compresi i collaboratori, i soci lavoratori retribuiti, ed esclusi gli apprendisti e il personale con contratto di apprendistato o di formazione professionale o di inserimento;
  • canone d’affitto relativo ai locali in cui viene esercitata l’attività; il canone di affitto massimo ammesso non potrà risultare superiore alle quotazioni immobiliari di cui al Borsino F.I.M.A.A. della Provincia di Pordenone
  • spese per l’acquisto dei locali ovvero per il finanziamento per l’acquisto dei locali per un massimo di 12 mensilità delle rate effettivamente pagate entro la data di rendicontazione delle spese. Il valore di acquisto ammesso non potrà risultare superiore alle quotazioni immobiliari di cui al Borsino F.I.M.A.A. della Provincia di Pordenone.

Al momento della presentazione della domanda di contributo, nel caso di imprese già costituite, ovvero al momento dell’accettazione del contributo a seguito della costituzione dell’impresa, nel caso di aspiranti imprenditori, dev’essere attestato che gli immobili oggetto dell’avvio dell’attività, siano di proprietà dell’impresa richiedente il contributo ovvero siano nella sua disponibilità mediante un contratto di durata almeno pari a quella del vincolo di destinazione, pari a 18 mesi.

Sono considerate spese non ammissibili:

  • Spese per acquisto di arredi e attrezzature;
  • IVA, laddove non costituisca un costo indetraibile per l’impresa;
  • imposte e tasse, valori bollati e oneri finanziari;
  • beni di consumo o soggetti a facile usura;
  • beni usati o in leasing;
  • spese relative ai mezzi di trasporto;
  • spese relative a canoni e contratti di manutenzione e assistenza.

Le risorse per l’anno 2025, complessivamente pari a 20 mila euro, possono essere rimodulate e integrate mediante dotazioni aggiuntive al fine di aumentare l’efficacia dell’azione.

Il contributo è determinato in misura pari all’ 80 (ottanta) per cento della spesa ammessa.
Ai fini dell'ammissione a finanziamento l'importo di spesa ammessa per domanda non può essere inferiore a 2.000,00 euro.
In fase di rendicontazione, la spesa rendicontata dovrà essere almeno pari al 60 (sessanta) per cento dell’importo originariamente riconosciuto in fase di ammissione all’agevolazione e, in ogni caso, non inferiore a euro 1.200,00.
L’importo del contributo massimo concedibile ammonta a euro 5.000,00.
I contributi sono concessi a fondo perduto secondo il regime de minimis di cui al regolamento (UE) n. 2831/2023 del 13/12/2023.

Clicca qui per la pubblicazione ufficiale nell'Albo Pretorio

 

Ultimo aggiornamento: 18/03/2025, 17:24

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