Torna il Presepe Vivente a Sesto al Reghena

Dettagli della notizia

"Se anche ritarderà, aspettalo: il Signore verrà"

Data:

07 Dicembre 2024

Tempo di lettura:

Presepe Vivente 2024

Descrizione

Se anche ritarderà, aspettalo: il Signore verrà.

Natale 2024, ritorna il Presepe Vivente a Sesto al Reghena

 

Per Natale vanno bene le feste, le luci e i lustrini, ma anche un ritrovo spirituale arricchisce e ci fa stare bene. E allora, ecco, dopo sei anni di pausa forzata, ritorna il Presepe Vivente nel borgo storico di Sesto al Reghena. Una edizione, questa, la XXIIIª, all’insegna dell’innovazione, come è stato fatto nelle ultime edizioni, ma con un ritorno alla tradizione biblica. I quadri scenici, che faranno immergere nell’atmosfera della Palestina di duemila anni fa, saranno lo sfondo del racconto della Storia della Salvezza che accompagnerà i visitatori a riflettere sui disastri del passato, rovine, guerre, corruzione, ingiustizie, e schiavitù che sono anche i disastri di oggi. E come Dio ha parlato agli uomini e alle donne del passato, così parla ancora, a noi oggi, invitandoci a scorgere nella vita di tutti i giorni segni di bene, disponibilità e accoglienza, perché lì si può trovare Dio.  Da qualche settimana, ormai, la squadra dei volontari sta lavorando per l’allestimento degli scenari che accoglieranno più di 160 figuranti che vestiranno i panni della gente di Betlemme del tempo della nascita di Gesù. Le mura antiche e il boschetto nei dintorni dell’abbazia ben si prestano per far rivivere e far immergere il visitatore nell’atmosfera del primo Natale, quel Natale che con la venuta di Gesù ha reso possibile ciò che sembrava impossibile: Dio che si fa uomo. “Se anche ritarderà, aspettalo: il Signore verrà” questo il titolo scelto per la narrazione che verrà messa in scena e animata dai figuranti del Presepio Vivente. Vuole essere un messaggio di speranza, uno sguardo al futuro per l’uomo di oggi, concreto e razionale, che però va ancora alla ricerca di Dio. Nuova la formula per la sacra rappresentazione che si snoderà attraverso un percorso itinerante dall’esterno del complesso abbaziale, per proseguire all’interno fino a giungere in abbazia, con l’inizio della santa messa di mezzanotte.

Molti i soggetti coinvolti nella realizzazione di questo evento, sia dal punto di vista economico che pratico: l’Abbazia di S. Maria, l’associazione Sestante, la Pro Sesto, il Comune, la Regione FVG, PromoTurismofvg, Banca 360fvg. Un lavoro corale per promuovere cultura e tradizione, favorire e rafforzare il senso di comunità e appartenenza in cui tante persone si ritrovano, indipendentemente dalla loro fede.

"Sono profondamente orgogliosa della mia comunità e di tutti gli sforzi che hanno permesso di ridare vita al Presepe Vivente. In coordinamento con l’associazione Sestante abbiamo intercettato i fondi necessari per far ripartire la macchina organizzativa, e di questo ringrazio l’ufficio Cultura e l’ufficio Tecnico, insieme alla Polizia locale che sta gestendo le questioni legate alla sicurezza. Avere al nostro fianco la Regione e Promoturismo FVG, ci dà garanzia del successo di un evento così importante per il nostro Comune. Il Presepe Vivente è un'occasione di riflessione e preghiera per i fedeli, ma anche un vero e proprio momento di socialità condivisa", commenta il sindaco Zaida Franceschetti, che sottolinea come "Decine di volontari sono al lavoro da settimane, e centinaia di figuranti prenderanno parte alle due giornate di rappresentazione, come se ogni famiglia del borgo avvertisse il bisogno di ritrovarsi insieme per celebrare il Natale come un'unica grande comunità."

 

“La vita moderna e i modelli sociali portano a credere che oggi il Natale sia più un evento commerciale che un momento spirituale dai grandi valori con un messaggio di speranza per le nostre Comunità. Per invertire questo pensiero rinverdendo il senso più profondo dei giorni delle Feste il Consiglio Regionale ha messo a disposizione per tramite dell'assessorato alla cultura del collega Mario Anzil fondi per le amministrazioni comunali al fine di promuovere eventi dall'alto valore culturale che parlino del Natale e portino le persone a vivere in Comunità” spiega il consigliere regionale Markus Maurmair. “Sono molto contento che l'associazione Sestante e l'amministrazione comunale con la collaborazione di altre associazioni e tanti volontari abbia ritrovato la forza di riprendere il cammino della sacra rappresentazione della magia di Betlemme e il fatto che anche PromoTurismoFVG abbia sostenuto il rilancio di questa iniziativa conferma la bontà di quanto proposto anche come momento d'attrazione turistica, seppur nella massima attenzione per l'importanza del momento di fede.” conclude il consigliere di maggioranza.

Appuntamento dunque per le ore 22,00 del 24 dicembre per la sfilata dei figuranti e l’apertura al pubblico dei quadri scenici del Presepio Vivente aperto a tutti; alle 23,15 la sacra rappresentazione “Se anche ritarderà, aspettalo: il Signore verrà”, su prenotazione, che culminerà con la messa di mezzanotte in abbazia, animata dal coro san Benedetto diretto dal maestro Marco Baradello.

L’evento si ripeterà con le stesse modalità il 26 dicembre con inizio alle ore 15,00 e sacra rappresentazione alle 17,45.

AVVERTENZA

La Sacra Rappresentazione di quest’anno si svolgerà lungo tutto il complesso abbaziale.

Per ragioni di sicurezza, l’accesso sarà consentito fino a esaurimento posti.

La capienza prevista è di circa 1000 spettatori; è dunque consigliabile la prenotazione al sito www.eventbrite.it o ai punti di accesso all’area dell’evento (Via Giotto).

Le scene del Presepe Vivente sono invece di libero accesso negli orari indicati, attenendosi alle direttive e alle indicazioni degli addetti alla sicurezza.

Qualche numero

  • XXIIIª edizione, ma sono quasi 40 anni … il presepe vivente si fa dal 1985… ogni anno fino al 2000, poi negli anni pari … e ora ritorna dopo sei anni di stop a causa del covid
  • 160 circa i figuranti + 14 animali (2 asini, 6 pecore, 2 agnellini, 4 caprette) con relativo pastore
  • 18 i quadri scenici rappresentati: pescatori, pastori, soldati romani, reggia di re Erode, Re Magi, fabbro, falegname, locanda, mercato, frantoio, macina… sacra famiglia…
  • 20 i volontari che quasi tutti i giorni, nell’ultimo mese, si alternano per preparare gli allestimenti scenografici, ma saranno di più negli ultimi giorni in cui si completeranno le scene
  • Una trentina circa i volontari a disposizione per garantire la sicurezza all’interno del complesso abbaziale + il gruppo dei volontari per la sicurezza nell’area esterna.

Ultimo aggiornamento: 07/12/2024, 09:55

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